Utilizzo illecito dei farmaci nell’attività sportiva

Utilizzo illecito dei farmaci nell’attività sportiva

L’utilizzo terapeutico dovrebbe essere limitato ad un periodo molto breve, infatti questa sostanza, simile all’amfetamina, ne riproduce gli effetti collaterali, anche se in modo più attenuato.La fendimetrazina agisce a livello del Sistema Nervoso Centrale con il rilascio diadrenalina e noradrenalina in una quantità dose – correlata. Questo effetto si traduce da un lato in maggiore euforia, efficienza fisica ed aggressività, e dall’altro in una minore percezione della fatica e della fame.L’utilizzatore avverte un nuovo, piacevole stato di benessere, vede il suo peso scendere rapidamente senza fatica e questo lo sprona ad aumentare le dosi di assunzione. Tuttavia dopo qualche mese l’organismo sviluppa assuefazione agli effetti della sostanza entrando nella fase cosiddetta di tolleranza, nella quale sono necessari dosaggi più elevati di farmaco per ottenere un effetto pari a quello iniziale.

  • IndicazioniTra le indicazioni cliniche che sostengono l’uso di diuretici vi è l’iperaldosteronismo – malattia provocata dall’aumento di produzione di aldosterone da parte del surrene, che può portare ad una diminuzione dei livelli di potassio nel sangue, oltre alla ipertensione arteriosa essenziale.
  • Seppur raramente è stata documentata anche l’insorgenza di sintomatologia legata ad ipersensibilità al principio attivo.
  • L’interessamento del sistema nervoso può dare come effetti avversi convulsioni allucinazioni, insonnia e psicosi.
  • Tra questi si ricordino un notevole aumento della pressione arteriosa e di quella intraoculare, bradicardia (riflessa) o tachicardia ed aritmie cardiache, palpitazioni, dolori coronarici, difficoltà ad addormentarsi, atteggiamento ipervigile, ipercinesia, ansia, cefalea, difficoltà urinarie, nausea e vomito.
  • Altri stimolanti simili all’amfetamina si trovano nei farmaci per curare i sintomi della sindrome da deficit di attenzione e iperattività nei bambini.
  • Alcuni composti come le amfetamine, i suoi derivati o la cocaina oltre ad alterare comportamento e umore e a creare dipendenza possono provocare morti improvvise per complicazioni cardiovascolari o per problemi termoregolatori.

I beta bloccanti sono utilizzati in clinica per il trattamento dell’angina pectoris, per prevenire un attacco e aumentare la tolleranza all’esercizio fisico. I beta-1 bloccanti in particolare il carvedilolo sono utilizzati nel trattamento delle alterazioni del ritmo cardiaco, delle tachicardie e dell’insufficienza cardiaca. I beta bloccanti contribuiscono anche al controllo dell’ipertensione a scopo preventivo per evitare gli attacchi cardiaci in pazienti che hanno già avuto un infarto. Meno comune è l’utilizzo di questi farmaci per ridurre i principali sintomi dell’ansia, quali preoccupazione, tensione e paura che sono mediati dal sistema nervoso autonomo.

Indicazioni MONORES ® – Clenbuterolo

Tra questi superagonisti alcuni, come il buserelin, il goserelin, il leuprolide e il decapeptil, sono stati sperimentati nella terapia del carcinoma mammario in fase avanzata e sono impiegati nella terapia dell’endometriosi, dei miomi uterini in attesa di intervento chirurgico, in alcuni casi di pubertà precoce ed in altre condizioni in cui si voglia ottenere la cessazione della produzione di ormoni gonadici.IndicazioniLa gonadorelina viene utilizzata clinicamente per il trattamento di amenorrea, ovaio multi follicolare, infertilità. I suoi analoghi più potenti vengono usati per la terapia del criptorchidismo e per il trattamento della pubertà precoce maschile.Effetti secondariIn alcuni casi dopo somministrazione di gonadorelina si sono verificati aumento, talvolta anche rilevante, della vivacità, transitorio ingrossamento del pene, reazioni di ipersensibilità (ad esempio cutanee). L’associazione specie con l’alcol può contribuire a incrementare la cardiotossicità della cocaina probabilmente per una diminuita o più lenta capacità di eliminare un metabolita della cocaina.

  • Sono inoltre utilizzati come coadiuvanti nella riattivazione del metabolismo proteico e nel recupero del peso corporeo in persone particolarmente deperite, emaciate, debilitate o cachettiche, grazie all’azione anabolica che li caratterizza.
  • L’abuso di questo farmaco causa tachicardia, broncospasmo, tachipnea, tremori e crampi muscolari, cefalea, nervosismo.
  • Il perfezionamento dei sistemi di analisi permette di ritrovare nelle urine segni di nandrolone fino a 6-8 mesi dopo l’interruzione dell’assunzione.
  • IndicazioniLe indicazioni d’uso degli anabolizzanti androgeni nella pratica clinica sono piuttosto rare.Gli androgeni tuttavia trovano il loro impiego come coadiuvanti in alcune forme di osteoporosi senile o iatrogena per la loro marcata azione sulle ossa.
  • I farmaci ad azione stimolante sul sistema nervoso centrale sono gli antidepressivi, gli anoressizzanti, psicoattivi, analettici, analgesici, ansiolitici, anti-convulsivanti, farmaci usati nella narcolessia, nell’affaticamento, nel trattamento delle tossicodipendenze da morfina, allucinogeni, stabilizzanti dell’umore.

Alla base di questo fenomeno vi sono diversi fattori, tra i quali fattori favorenti sono senz’altro la facilità con cui è possibile reperire tali medicine e il prezzo di vendita ridotto rispetto alle sostanze d’abuso tradizionali. In questo caso, inoltre, l’inesorabile compromissione dei vari contesti sociale, familiare, scolastico, affettivo, amicale, crea i presupposti per ulteriori forme di abuso.Dunque, se i farmaci antidolorifici vengono assunti al di fuori della estemporaneanecessità di calmare il dolore o trattare una lieve infiammazione e pertanto senza controllo medico, per lunghi periodi, in modo continuo e progressivamente maggiore, si manifestano i classici effetti della dipendenza da sostanze.Il fenomeno della dipendenza da sostanze, e quindi anche da farmaci, crea pertanto l’instaurarsi di un circolo vizioso pericoloso, caratterizzato dalla necessità e dal bisogno di assumere regolarmente la sostanza per stare bene, al quale è drammaticamente difficile sottrarsi. Effetti sulla prestazioneIn ambito sportivo la gonadotropina corionica è assunta sia dagli atleti di sesso maschile che femminile, che possono sfruttarne alcune azioni caratteristiche. Nell’uomo viene utilizzata allo scopo di stimolare il testicolo ad aumentare la produzione organica di ormoni androgeni, spesso depressa dall’uso prolungato di steroidi, prima delle prove atletiche.

Sicurezza dei farmaci

Nella donna può essere utilizzata per favorire l’equilibrio estro-progestinico e conseguentemente determinare aumento della forza e della resistenza che, tipicamente, si manifesta durante lo stato gravidico. Inoltre l’uso di questo ormone potrebbe ridurre gli effetti mascolinizzanti indotti dall’uso degli steroidi anabolizzanti androgeni. ERITROPOIETINAL’eritropoietina, o EPO, è un fattore di crescita ormonale, prodotto principalmente dai reni in condizioni di ipossia e, in misura minore, dal fegato e dal cervello.

Particolare attenzione deve essere posta alle associazioni di farmaci stimolanti con altre sostanze dopanti quali steroidi anabolizzanti o con l’alcol. ANTIESTROGENISi tratta di farmaci di tipo ormonale la cui azione antagonizza, cioè contrasta, quella degli estrogeni. Essi si legano in maniera duratura, sebbene non irreversibile, ai recettori estrogenici a livello ipotalamico, ipofisario, gonadico e tessutale, impedendo il legame degli estrogeni.

Agenzia Italiana del Farmaco

Farmaci stimolanti i recettori alfa portano a dilatazione della pupilla (nafzolina, pseudoefredina, fenilefrina) per contrazione del muscolo dilatatore della pupilla. I decongestionanti nasali sono stimolanti dei recettori alfa-1 adrenergici che provocano una vasocostrizione della mucosa nasale, riducendo il rigonfiamento https://aromatasi-info.com/product/alfabolin/ e la congestione della mucosa nasale. MONORES ® Compressa da mcg di Clenbuterolo; Sciroppo da 0,1 – 0,4 mg di Clenbuterolo per 100 ml di prodotto. La definizione dello schema terapeutico spetta al medico dopo aver attentamente valutato lo stato di salute generale del paziente e la gravità del suo quadro clinico.

Infatti, i primi test anti-doping effettuati negli anni sessanta hanno rivelato che le sostanze più utilizzate all’epoca erano efedrina (presente come vasocostrittore in molti farmaci venduti senza prescrizione medica per il controllo del raffreddore), amfetamine e narcotici. Nonostante siano le sostanze dopanti più facilmente individuabili, tali farmaci sono molto popolari tra gli atleti e rimangono tra le classi di sostanze più utilizzate per migliorare le prestazioni sportive [1]. Gli atleti professionisti sono soggetti ai test anti-doping per le sostanze presenti nella lista di sostanza proibite della World Anti-Doping Agency (WADA), che viene continuamente aggiornata [2]. Per esempio, la pseudoefedrina e l’efedrina (fenilpropanolamina) sono state rimosse nel 2003 e reintrodotte nel 2010 con una soglia di violazione delle norme anti-doping più alta (150 mg/ml invece di 25 mg/ml utilizzata in precedenza), in quanto, oltre che presenti come componenti in alcuni farmaci da banco, come ad esempio gli anti-influenzali, venivano utilizzate nuovamente come sostanze dopanti a dosi maggiori.

Beta bloccanti: cosa sono, effetti collaterali, …

I farmaci ad azione stimolante sul sistema nervoso centrale sono gli antidepressivi, gli anoressizzanti, psicoattivi, analettici, analgesici, ansiolitici, anti-convulsivanti, farmaci usati nella narcolessia, nell’affaticamento, nel trattamento delle tossicodipendenze da morfina, allucinogeni, stabilizzanti dell’umore. Gli ormoni sono sostanze che, prodotte da una cellula endocrina, vengono liberate nella circolazione sanguigna provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla loro sede di produzione.Queste sostanze hanno la capacità peculiare di eccitare il metabolismo verso direzioni diverse e specifiche per ogni singolo ormone e possono pertanto alterare l’equilibrio metabolico proprio di ciascun individuo. La differenziazione tra i sessi è molto evidente anche nella costituzione ossea e muscolare (che è tipicamente più consistente nel maschio che nella femmina) e nella distribuzione dei grassi di deposito.Attraverso l’ossificazione delle estremità ossee questo ormone ha pertanto un importante ruolo non solo nell’attivare e differenziare la crescita corporea durante l’adolescenza (generalmente compresa tra gli 11 e i 18 anni per il maschio e tra i 10 e 17 anni per la femmina) ma anche nel terminarla.Gli androgeni, inoltre, influenzano anche il comportamento aggressivo che, nei mammiferi di sesso maschile, trova la sua prevalente funzione biologica nella costituzione e difesa dell’harem o del territorio.